Il premio, vinto da chi si distingua nel panorama artigianale pistoiese, è stato vinto dall'artista Roberto Barni
Alla concessionaria BMW Brandini è andata in
scena la consegna del primo premio al valore artigiano “Luciano Petracchi”, storico
presidente della Confartigianato tra gli anni Ottanta e i primi del Duemila,
assegnato a chi si sia distinto nell’ambito artigianale pistoiese: il primo
vincitore del premio è stato l’artista pistoiese Roberto Barni, le cui opere
sono esposte in tutto il mondo e al quale il premio è stato consegnato
direttamente dalla moglie di Luciani Petracchi Carla.
Prima dell’inizio della cerimonia il sindaco Tomasi ha rilasciato una dichiarazione fiduciosa sulla “Capacità delle nostre imprese di far fronte alle difficoltà e di trovare nuovi mercati sui quali poter investire e diffondere la qualità che le contraddistingue”, aggiungendo anche che “di fronte alle avversità e alle incertezze, prime fra tutti il conflitto in Ucraina e la crisi energetica, hanno saputo reinventarsi e reagire”. La cerimonia è stata aperta dal presidente della sezione pistoiese della Confartigianato Alessandro Corrieri, che ha voluto innanzitutto elogiare la capacità e l’importanza delle piccole imprese per il tessuto economico italiano, di cui sono l’ossatura, e ricordare quanto il premio sia “Una valorizzazione delle piccole realtà locali”.
Il primo vincitore Roberto Barni è stato quindi presentato al pubblico dal docente di storia dell’arte e architetto Nicola Bottari Scarfantoni, che ha dedicato alla presentazione dell’artista pistoiese diversi minuti conducendo poi l’intervista nel quale Barni ha potuto discorrere dell’importanza dell’arte nella società moderna e della sua carriera di artista. Barni ha cominciato soffermandosi proprio sull’importanza dell’arte nella nostra vita contemporanea, del fatto che essa sia “salvifica” e che “non può essere ridotta a mera distruzione”. Nel corso del lungo intervento si è soffermato anche sull’essenza stessa dell’arte, che “non sappiamo realmente cosa sia, forse la cosa più semplice è dire che non esiste” ma “esistono gli artisti, e fin quando ci saranno la nostra vita potrà avere un senso” toccando poi temi come l’importanza dell’arte (“se noi ci abbandoniamo solo alla ragione i sensi perdono la propria capacità e ci ritroviamo impossibilitati a conoscere il senso della vita”) e sull’uso dei colori nelle proprie opere (“il rosso è colore di Gesù, è per questo che ho deciso di utilizzare il bronzo nelle mie opere”). Barni ha speso alcune parole per elogiare “lo splendido mondo che i nostri antenati ci hanno lasciato” e inveire contro coloro che “gettando a terra le cose e non avendo rispetto lo rovinano”, lasciandosi anche andare ad un colorito commento nei confronti di Putin che “ha deciso di portare distruzione e sofferenza in Ucraina”. “L’arte - ha concluso - svolgerà la funzione che Dostoevskij diceva che avrebbe svolto, ovvero che ci avrebbe alla fine salvati, e forse, secondo me, aveva ragione”. Tutti gli intervenuti, dal presidente Alessandro Corrieri al direttore di Confartigianato Alessandro Pellegrini hanno ringraziato i partecipanti e rivolto loro gli auguri di buone feste, mettendo l’accento sulla soddisfazione di poter nuovamente tenere cerimonie del genere dopo i durissimi anni appena trascorsi in restrizioni e difficoltà.

