PISTOIASETTE

Bollette Alia impazzite a Lamporecchio: l' epilogo

  • CRONACA
  • 14:18, 16/02/24
  • di Francesca Valleri

Siamo giunti all' epilogo finale di una storia che, se inizialmente risultava surreale, si conclude con tutti i tasselli al suo posto o forse i tasselli sono stati sempre stati in ordine. Le bollette Alia, quelle impazzite, che la popolazione di Lamporecchio si è vista recapitare nelle settimane passate, dopo le verifiche accertate fra Ato e Alia, non contengono nessun genere di errore di calcolo. Attori principali di questa novella, perché di novella si tratta sono i cittadini, Arera, Alia e l' Amministrazione Comunale. Dunque, Arera "svolge attività di regolazione e controllo....e ha facoltà di aggiornare il metodo tariffario per la determinazione dei corrispettivi" ma è altresì di vitale importanza ricordare che con la Legge Istitutiva 481/ 1995 è stata investita "della funzione di garantire la promozione della concorrenza...assicurando la fruibilità e la diffusione in modo omogeneo sull' intero territorio nazionale, definendo un sistema tariffario certo, trasparente basato su criteri predefiniti, promuovendo la tutela degli interessi di utenti e consumatori". Tradotto, organo super partes,  preposto alla sorveglianza su entrambi i campi e alla verifica che tutto sia in linea con determinati principi. Ci fa sapere che "eventuali aumenti, che sono leciti d' altronde, debbono essere giustificati; l'eventuale accrescimento deve essere comprovato anche in termini di esigenze e servizi oggettivi". Tutto chiaro fin qui. Alia, dal canto suo, ci ha riconfermato che  opera, come da carta servizi, per concessione del Comune. Altro punto fissato. L' aumento in questione, evidente, reale e vergine di errore si è giocato sul terreno di gioco della parte fissa , ovvero dei metri quadri per i quali si è deliberatamente opzionato la scelta di una riduzione di costo e quella Rui per la quale si è preferito il numero dei componenti dell'abitazione che incidono poi sul risultato finale ovvero coloro che determinano gli svuotamenti. Tale criterio, di fatto potrebbe risultare pure equo; a parità di un' abitazione di 100 mq, ovviamente colui che vive solo produrrà in termini di rifiuti un quantitativo inferiore rispetto ad una famiglia di 4 persone. Deliberatamente usato il condizionale "potrebbe" a patto di una serietà iniziale, ovvero una trasparente informazione che risulta alla base di una corretta costruzione di una reputazione autentica in grado di fare la netta differenza. La comunicazione ha l'obbligo di essere trasparente come l' acqua e responsabile, aperta a costruire fiducia. Il dado è tratto, i tasselli sono al loro posto e non c'è necessità, per diritto di cronaca di dover aggiungere altro. Alia, visto gli importi esorbitanti in questione, in deroga alla consuetudine di non poter rateizzare fatture a saldo, ha concesso invece la possibilità di frazionare il tutto in 3 rate a patto che l'importo totale risulti non inferiore alla somma di 100 euro. In sostanza chi ha dato, ha dato, chi ha avuto, ha avuto, " Scurdammoce o passato". Certamente avremmo voluto scrivere un epilogo diverso e non la solita morte annunciata.

Francesca Valleri
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