S.Bernardo Langhe Roero-FABO Herons: 63-68
Parziali (22-17; 15-12; 13-12; 13-27)
Questa è pazzia, questa è follia. No, questa è la FABO. Una
partita senza alcuna logica quella che è andata in scena al PalaSantero di
Corneliano d’Alba, in cui la Herons ci ha messo molto del suo per complicarsi
vita, morte e miracoli. Alla fine gli aironi la spuntano col risultato di 63-68
ma l’amnesia è durata trenta minuti in cui Langhe Roero avrebbe strameritato i
primi due punti in questa Serie B. Così però non è stato grazie ad un quarto
periodo da 27 punti e attributi dei senatori, Chiera su tutti. Arrivano anche i
primi due punti in trasferta di questo 2023 per coach Barsotti nonostante una
prestazione da rivedere, almeno sul piano tecnico.
Langhe è protagonista di un inizio vivace che Montecatini
contiene e poi sovrasta con l’esperienza di Arrigoni e Natali, bravi a farsi
beffe dei difensori con l’ingresso in area. Non arriva però continuità sul
piano realizzativo per gli uomini di Barsotti, bravi a far girare la sfera ma
mai incisivi a canestro. I padroni di casa ne approfittano e portano a casa il
pungente parziale di 5-0. Al PalaSantero il tabellone segna 7-4. Non entrano i
colpi dalla distanza rossoblù contro la difesa a zona piemontese, quindi
Barsotti chiede di sfruttare la fisicità e l’uso dell’area. Non riescono a
risolvere il rebus Roero i giocatori termali e questo consente ai ragazzi di
Jacomuzzi di infiammare i propri tifosi sugli spalti e la tentata fuga sul
19-14. Veste il mantello Giannini quando sembra andare tutto male e rimette la
FABO a referto sulle statistiche dei tre punti. Il graffio di Makke sul finale
tuttavia è una legnata pesante per l’airone, costretto a cedere il passo alla
San Bernardo nei primi dieci minuti sul parziale di 22-17.
Si sbloccano gli ospiti grazie alla visione di Dell’Uomo in
penetrazione per Arrigoni che deve solo alzare la mano ed incidere il -3
ardeide. Arrigoni fa due su due ai liberi e questo fa notizia in una seconda
frazione in cui i canestri sono arrivati assai raramente. Al quindicesimo
Corgnati rialza la testa del fanalino di coda del campionato con una tripla che
ricompone un vantaggio interessante a favore dei piemontesi sul 25-21.
Finalmente Chiera si toglie la polvere dalle dita e sferra la freccia da
lontano nel momento forse più difficile per la Herons. I giovanotti sono
pugnaci questa sera e la FABO soffre molto i ritmi a tutta birra di Mobio e
soci e serve ancora la classe di Chiera per rimanere a galla sul -5. Il finale
prima dell’intervallo è degno di un film di Hitchcock, in cui gli aironi sono
metafora dell’horror nella gestione degli ultimi possessi. L’intervallo manda
tutti a riposare sul giusto, meritato e sacrosanto 37-29 per la San Bernardo.
L’amnesia termale continua e Roero manda a scuola la FABO piazzando
immediatamente un parziale di 4-0. Il tornado piemontese spazza via le certezze
di Montecatini che non sblocca la testa in attacco per far male ai giovani di
Jacomuzzi, protetti da una zona di gran carattere. 45-33 per Langhe Roero. Corgnati
si inventa una meraviglia contro Lorenzetti e aggiorna il massimo vantaggio
casalingo a +14. I rari sorrisi degli aironi sono tutti dalla lunetta corta,
mostrando ancora il dato preoccupante di ben 0 punti su azione in tutto il
terzo quarto. I liberi rendono meno amaro il trentesimo minuto, perché
nonostante tre atti impietosi di Montecatini la squadra è ancora con la
speranza di poter rimontare il 50-41 sul tabellone.
Costantino Bechi prova a cancellare il passato rossoblù e lo
stesso fa Lorenzetti con il dominio dell’area. In un batter d’occhio la FABO è tornata
a ruggire sul punteggio di 50-46. Longo prova a dare una scossa ai padroni di
casa con la sua fisicità in mezzo all’area, ripreso però dalla Herons grazie al
colpo balistico di capitan Natali, finalmente anche lui tornato a muovere la
retina. Pareggio a quota 52 al PalaSantero. La San Benedetto sfrutta gli orrori
difensivi ardeidi e riprende campo in un momento delicato della partita, adesso
inchiodata sul 58-52. La luce arriva dalla bravura sconfinata di Chiera che si
butta dentro e porta a casa il canestro con fallo: -3 rossoblù. Ancora l’argentino
si carica sulle spalle Montecatini e fa esultare Barsotti per ben due volte
dalla distanza, mostrando cosa voglia dire il termine pallacanestro in questa
gara. -1 FABO sul 62-61, con timeout chiamato da Jacomuzzi. Dopo un paio di
possessi da ambo i lati Manna si prende un fallo che lo porta ai liberi ma che
realizza solo in parte, lasciando in campo il punteggio di 63-61 e possesso da
ansia per i rossoblù. A sbrogliare la situazione dopo un paio di ferri è la
tripla pulita come i piatti dopo la lavastoviglie di una Carpanzano da monumento
pubblico, che mette il musetto termale avanti per la prima volta in partita con
trenta secondi dal gong: 63-64. L’impresa è sempre più vicina quando Chiera infila
anche i due liberi su fallo intenzionale di Mobio. Corgnati nel finale si butta
dentro e si lamenta di un contatto non ravvisato che porta anche il fallo
tecnico alla panchina piemontese e il vantaggio di +5 sul finale. Alla fine la
scampa in maniera rocambolesca la Herons per 63-68 e anella la seconda vittoria
consecutiva grazie ad un ultimo quarto di livello ed un Chiera trascinatore con
22 punti pesanti come un macigno.
S.Bernardo Langhe Roero: Mobio 14, Pecchenino, Sirchia
7, Obakhavbaye 6, Elkazevic, Lomele 3, Longo 3, Corgnati 13, Manna 1,
Castellino, Makke 12, Cravero 4. All. Jacomuzzi
FABO Herons: Bechi 5, Scott, Dell’Uomo 4, Giancarli 2,
Lorenzetti 2, Arrigoni 8, Natali 14, Torrigiani ne, Chiera 22, Carpanzano 8,
Giannini 3, Lorenzi ne. All. Barsotti