PISTOIASETTE

Herons, il presidente Luchi traccia un bilancio della stagione conclusa: "Vogliamo crescere sul campo e come organizzazione"

  • SPORT
  • 12:34, 27/05/23
  • di Gianmarco Cherubini

Le emozioni sono ancora fresche, i ricordi difficilmente sbiadiranno presto: questa è stata la stagione che ha definitivamente riacceso la febbre della pallacanestro a Montecatini. Se le battaglie in Serie C Gold di un anno fa avevano suscitato nuovo interesse in città, l’annata appena trascorsa in Serie B ha riportato tantissimo pubblico al PalaTerme come non si vedeva da tempo: tutto questo grazie soprattutto alla Fabo Herons di coach Federico Barsotti ed alla sua splendida cavalcata verso i playoff promozione che ha infiammato i tifosi. Terminate le fatiche sul parquet con l’eliminazione al primo turno si avvicina il rompete le righe definitivo per i giocatori termali, che si ritroveranno nella cena di fine anno di lunedì prossimo e si saluteranno il giorno dopo per darsi appuntamento a dopo l’estate. Nel frattempo sono alte nei cuori dei tifosi termali le aspettative e le speranze riguardanti il nuovo campionato di Serie B Nazionale che verrà: come però sostiene il pragmatico presidente degli Herons Andrea Luchi, il futuro radioso si costruisce con la programmazione. Facciamo quindi insieme a lui un bilancio sportivo-societario di questa stagione, con il pensiero già rivolto alle prossime sfide.

Era da molti anni che una squadra di pallacanestro di Montecatini non arrivava così vicina alla Serie A2, che effetto fa?

Io non voglio crogiolarmi sugli allori, ma sicuramente in società siamo ben soddisfatti di com’è andata questa stagione. Partendo da zero due anni fa siamo arrivati a conquistarci questa nuova Serie B Nazionale, il bilancio quindi è positivo. La società però è sempre alla ricerca di step successivi: la volontà è quella di continuare a crescere non solo dal punto di vista competitivo sul campo, ma anche e soprattutto a livello organizzativo.

Che cosa l'ha reso maggiormente orgoglioso degli Herons in questo 2022/23?

Per prima cosa il raggiungimento dell’obiettivo sportivo, senza il quale non è proprio possibile parlare di un campionato positivo e fare analisi di questo tipo. Volevamo raggiungere la qualificazione nella nuova categoria e pensavamo di farcela tramite gli spareggi tra le squadre di metà classifica, invece ci siamo arrivati per direttissima chiudendo tra le prime quattro. Personalmente però quello che mi rende più felice è vedere la struttura della società diventare sempre più forte e solida: in C dicevano che avevamo una struttura da squadra di B, ora che in B ci siamo lavoriamo e lavoreremo per avere una struttura da A2. Nel complesso direi che è stata una stagione ottima, ma non eccezionale.

Perché non eccezionale? Ha un qualche rimpianto?

L’eccellenza ce la saremmo meritata se avessimo vinto una partita o due ai playoff. Credo che per come sono andate le gare e per il percorso che abbiamo fatto non meritavamo di non vincerne nessuna, sarebbe stata la ciliegina sulla torta; oltretutto abbiamo avuto la sfortuna di dover affrontare la candidata principale alla promozione. I playoff sono una competizione in cui per due posti vincenti ci sono una decina di squadre pretendenti e alcune di queste sono già uscite al primo turno, ciò vuol dire che il livello è molto alto e succede spesso alle società più ambiziose di investire molto per poi fallire nei propri piani. Noi siamo stati bravi ad andare oltre l’obiettivo principale, ora dobbiamo trarre gli insegnamenti giusti da questa stagione e ripartire l’anno prossimo con le carte in regola per fare meglio.

Certo però che sarà anche più complicato emergere nella prossima Serie B Nazionale, è d’accordo?

Certamente, anche perché ci sono sempre più incertezze su quello che sarà il nuovo format: non si sa ancora se passando da 64 a 36 squadre avremo 2 gironi da 18 o 3 gironi da 12. E’ chiaro che in base a quello che sarà deciso cambierà la definizione di quello che vogliamo raggiungere, ma capisci bene che stiamo comunque parlando di un campionato in cui di 36 squadre ne passano solo 2 al piano di sopra, sarà complicato per tutti. Molte regole saranno diverse, c’è la possibilità di avere uno straniero a testa e poi c’è questa riforma del diritto sportivo che cambia completamente il trattamento contrattuale del giocatore: mi sto consultando con tutta una serie di commercialisti, fiscalisti, consulenti del lavoro, esperti vari, etc per non essere colti alla sprovvista da questa riforma.

Siete già al lavoro per la prossima stagione? Confermerete buona parte del roster di questa stagione o farete vari cambiamenti?

In realtà no, prima di iniziare a pensare alla prossima stagione dobbiamo registrare, rendicontare e trarre le opportune conclusioni; dopodiché inizieremo le varie riunioni per definire le strategie e gli obiettivi da seguire. Sicuramente non avrebbe assolutamente senso non confermare il blocco principale: è quello che prima ci ha portato a vincere la Serie C regionale, dove di 16 squadre ne passava su una sola, e poi ci ha fatto vivere quest’anno pieno di successi. Noi cercheremo di mantenere il gruppo principale e se ce ne sarà bisogno cercheremo di integrarlo con delle aggiunte di assoluto valore.

In Serie B Nazionale ci sarà ancora il derby con l’altra società di Montecatini, la Gema che si è appena salvata: pensi che la rinnovata rivalità vi possa dare una ulteriore spinta?

Mi ha fatto piacere il risultato della Gema, ma non penso che questo ci possa dare una spinta: noi dobbiamo pensare a noi stessi ed al nostro percorso di crescita strutturale, che ritengo essere il vero fattore da cui possiamo creare il successo. A questo proposito vorrei ringraziare tutte le più di ottanta imprese che ci stanno aiutando e supportando nel nostro progetto. Vorrei ringraziare anche tutti i tifosi che ci hanno seguito fino alla fine: all’ultima partita contro Orzinuovi c’erano oltre 1500 spettatori, anche questo è un risultato straordinario di cui vado ben orgoglioso.

Sono numeri incredibili quelli che avete raggiunto in due anni partendo da zero: dove v’immaginate di essere tra altri due anni?

In realtà non è facile poterlo prevedere al momento. Prima di ogni stagione noi pianifichiamo quelli che saranno gli obiettivi della singola annata, dopo discutiamo e fissiamo i piani triennali che possiamo aggiornare al termine di ogni nuovo anno. In questo modo ragioniamo e valutiamo il futuro della squadra sia a breve termine che a medio-lungo termine, questo è il nostro modo di fare. Di sicuro tanto passerà dalle decisioni della Federazione in merito a tutti i cambiamenti di regole che la B Nazionale porterà; certamente quello che noi dobbiamo fare è continuare sulle strade dell’impegno, della dedizione, del sacrificio e della volontà se vogliamo continuare a ottenere successi.

Gianmarco Cherubini
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