Le emozioni
sono ancora fresche, i ricordi difficilmente sbiadiranno presto: questa è stata
la stagione che ha definitivamente riacceso la febbre della pallacanestro a
Montecatini. Se le battaglie in Serie C Gold di un anno fa avevano suscitato
nuovo interesse in città, l’annata appena trascorsa in Serie B ha riportato tantissimo
pubblico al PalaTerme come non si vedeva da tempo: tutto questo grazie
soprattutto alla Fabo Herons di coach Federico Barsotti ed alla sua splendida
cavalcata verso i playoff promozione che ha infiammato i tifosi. Terminate le
fatiche sul parquet con l’eliminazione al primo turno si avvicina il rompete le
righe definitivo per i giocatori termali, che si ritroveranno nella cena di
fine anno di lunedì prossimo e si saluteranno il giorno dopo per darsi
appuntamento a dopo l’estate. Nel frattempo sono alte nei cuori dei tifosi
termali le aspettative e le speranze riguardanti il nuovo campionato di Serie B
Nazionale che verrà: come però sostiene il pragmatico presidente degli Herons
Andrea Luchi, il futuro radioso si costruisce con la programmazione. Facciamo
quindi insieme a lui un bilancio sportivo-societario di questa stagione, con il
pensiero già rivolto alle prossime sfide.
Era da
molti anni che una squadra di pallacanestro di Montecatini non arrivava così
vicina alla Serie A2, che effetto fa?
Io non
voglio crogiolarmi sugli allori, ma sicuramente in società siamo ben
soddisfatti di com’è andata questa stagione. Partendo da zero due anni fa siamo
arrivati a conquistarci questa nuova Serie B Nazionale, il bilancio quindi è
positivo. La società però è sempre alla ricerca di step successivi: la volontà
è quella di continuare a crescere non solo dal punto di vista competitivo sul
campo, ma anche e soprattutto a livello organizzativo.
Che cosa l'ha reso maggiormente orgoglioso degli Herons in questo 2022/23?
Per prima
cosa il raggiungimento dell’obiettivo sportivo, senza il quale non è proprio possibile parlare di un campionato positivo e fare analisi di questo tipo. Volevamo
raggiungere la qualificazione nella nuova categoria e pensavamo di farcela
tramite gli spareggi tra le squadre di metà classifica, invece ci siamo
arrivati per direttissima chiudendo tra le prime quattro. Personalmente però
quello che mi rende più felice è vedere la struttura della società diventare
sempre più forte e solida: in C dicevano che avevamo una struttura da squadra
di B, ora che in B ci siamo lavoriamo e lavoreremo per avere una struttura da
A2. Nel complesso direi che è stata una stagione ottima, ma non eccezionale.
Perché
non eccezionale? Ha un qualche rimpianto?
L’eccellenza
ce la saremmo meritata se avessimo vinto una partita o due ai playoff. Credo
che per come sono andate le gare e per il percorso che abbiamo fatto non
meritavamo di non vincerne nessuna, sarebbe stata la ciliegina sulla torta;
oltretutto abbiamo avuto la sfortuna di dover affrontare la candidata
principale alla promozione. I playoff sono una competizione in cui per due
posti vincenti ci sono una decina di squadre pretendenti e alcune di queste
sono già uscite al primo turno, ciò vuol dire che il livello è molto alto e succede spesso alle società più ambiziose di investire molto per poi fallire nei propri piani. Noi
siamo stati bravi ad andare oltre l’obiettivo principale, ora dobbiamo trarre
gli insegnamenti giusti da questa stagione e ripartire l’anno prossimo con le
carte in regola per fare meglio.
Certo
però che sarà anche più complicato emergere nella prossima Serie B Nazionale, è d’accordo?
Certamente,
anche perché ci sono sempre più incertezze su quello che sarà il nuovo format:
non si sa ancora se passando da 64 a 36 squadre avremo 2 gironi da 18 o 3
gironi da 12. E’ chiaro che in base a quello che sarà deciso cambierà la definizione
di quello che vogliamo raggiungere, ma capisci bene che stiamo comunque
parlando di un campionato in cui di 36 squadre ne passano solo 2 al piano di
sopra, sarà complicato per tutti. Molte regole saranno diverse, c’è la
possibilità di avere uno straniero a testa e poi c’è questa riforma del diritto
sportivo che cambia completamente il trattamento contrattuale del giocatore: mi
sto consultando con tutta una serie di commercialisti, fiscalisti, consulenti
del lavoro, esperti vari, etc per non essere colti alla sprovvista da questa
riforma.
Siete già
al lavoro per la prossima stagione? Confermerete buona parte del roster di
questa stagione o farete vari cambiamenti?
In realtà
no, prima di iniziare a pensare alla prossima stagione dobbiamo registrare,
rendicontare e trarre le opportune conclusioni; dopodiché inizieremo le varie
riunioni per definire le strategie e gli obiettivi da seguire. Sicuramente non
avrebbe assolutamente senso non confermare il blocco principale: è quello che prima ci ha portato a vincere la Serie C regionale, dove di 16 squadre ne
passava su una sola, e poi ci ha fatto vivere quest’anno pieno di successi. Noi
cercheremo di mantenere il gruppo principale e se ce ne sarà bisogno cercheremo
di integrarlo con delle aggiunte di assoluto valore.
In Serie
B Nazionale ci sarà ancora il derby con l’altra società di Montecatini, la Gema
che si è appena salvata: pensi che la rinnovata rivalità vi possa dare una ulteriore spinta?
Mi ha fatto
piacere il risultato della Gema, ma non penso che questo ci possa dare una
spinta: noi dobbiamo pensare a noi stessi ed al nostro percorso di crescita
strutturale, che ritengo essere il vero fattore da cui possiamo creare il
successo. A questo proposito vorrei ringraziare tutte le più di ottanta imprese
che ci stanno aiutando e supportando nel nostro progetto. Vorrei ringraziare
anche tutti i tifosi che ci hanno seguito fino alla fine: all’ultima partita
contro Orzinuovi c’erano oltre 1500 spettatori, anche questo è un risultato
straordinario di cui vado ben orgoglioso.
Sono
numeri incredibili quelli che avete raggiunto in due anni partendo da zero:
dove v’immaginate di essere tra altri due anni?
In realtà
non è facile poterlo prevedere al momento. Prima di ogni stagione noi
pianifichiamo quelli che saranno gli obiettivi della singola annata, dopo
discutiamo e fissiamo i piani triennali che possiamo aggiornare al termine di
ogni nuovo anno. In questo modo ragioniamo e valutiamo il futuro della squadra
sia a breve termine che a medio-lungo termine, questo è il nostro modo di fare.
Di sicuro tanto passerà dalle decisioni della Federazione in merito a tutti i
cambiamenti di regole che la B Nazionale porterà; certamente quello che noi
dobbiamo fare è continuare sulle strade dell’impegno, della dedizione, del sacrificio e della volontà se vogliamo continuare a ottenere successi.