Ne hanno
parlato tutti durante l’estate come fosse la mina vagante, il grande mistero, la
possibile squadra sorpresa tra le toscane della Serie D. Ora che si è
presentata ufficialmente possiamo dirlo sul serio: quest’Aglianese fa davvero
paura. Una parata di stelle vera e propria è quella che è andata in scena nella
Sala principale del Comune di Agliana: tra giocatori e dirigenti la nuova
società costruita in quattro e quattr’otto dal presidente Fabio Fossati è assolutamente
di primissimo livello in ogni reparto. Lo stesso nuovo patron, arrivato alla
guida dei neroverdi a metà luglio, non si capacita di quanto è stato fatto: “Se
dovessi ripensare a quando ho acquistato l’Aglianese non pensavo davvero che
saremmo riusciti a mettere su una squadra così strutturata e completa in ogni
zona del campo. Noi speriamo di fare bene e di poter dire la nostra in
campionato; sappiamo che in questo girone ci sono squadre ben più forti e blasonate
di noi, a partire dalla Pistoiese stessa, e per questo dobbiamo scendere in
campo senza paura e a testa alta. Saremo soddisfatti se quando a fine stagione, guardando indietro non avremo rimpianti, questo vuole dire che dobbiamo dare il
massimo in ogni situazione. Solo a fine girone d’andata potremo fare un primo
bilancio a seconda di dove siamo arrivati e fissare degli obiettivi. Spero personalmente
di riuscire a portare l’Aglianese nei professionisti entro i prossimi 3 anni”. Fregandosene
della paura e della scaramanzia Fossati si lancia in proclami impressionanti: è
una tabella di marcia di difficile realizzazione, vista la difficoltà della
Serie D che permette ad una sola squadra per girone di salire in C (salvo valzer
dei ripescaggi). Certo però che dopo quello che abbiamo visto accadere nei
primi due mesi di questa nuova era chissà cosa potrà succedere nei prossimi. Tra
l’altro la stagione è partita con una schiacciante vittoria in Coppa Italia
contro il Ponsacco per 3-1: ci saranno anche grandi avversari nel girone come
Carpi, Sangiuliano e ovviamente la Pistoiese, ma l’impressione è che i
neroverdi siano temuti da tutti. Come detto in precedenza, il motivo sta nelle
stelle di questa nuova Aglianese, sia tra rosa che dirigenza: partiamo dalla
lista di grandi nomi della prima squadra che inizia con il bomber Riccardo
Bocalon; e qui ci potremmo già fermare, stiamo parlando di una leggenda del
calcio di periferia il cui acquisto ha notevolmente accresciuto la fama dell’Aglianese
tra i dilettanti nazionali. Ci sono però altri giocatori dal curriculum
straordinario: dal difensore Simone Iacoponi (quasi 100 presenze in Serie A) a individui
che sarebbero considerati importanti anche in categoria superiore come
Gianmarco Gabbianelli, Roberto Marino, Giuseppe Agostinone e Lorenzo Ranelli. A
dare continuità con l’ottima stagione passata ci sono state anche alcune
riconferme, in primis quella di un nativo della Piana doc come Simone Perugi; infine
sono stati annunciati e presentati pubblicamente due acquisti freschi di
giornata: il regista Lorenzo Simonetti dal Renate e l’ala Alessandro Santarpia
dal Monterosi. Tra l’altro ci saranno altri nuovi entrati nelle prossime ore,
forse nuovi pezzi da novanta: insomma, il telefono del direttore sportivo Fabrizio
Salvatori non smette mai di squillare. E’ forse proprio l’esperto d.s. la super
novità in campo dirigenziale: la sua infinita esperienza ai massimi livelli
nazionali e i suoi risultati (fu lui a creare la Pistoiese 94/95 che volò in B,
per citarne uno a caso) sono il motore di questo mercato stellare. “Le
chiacchiere la porta via il vento”; sentenzia solennemente Salvatori in conferenza
senza dire altro e a ben vedere non è di avviso diverso l’altra grande new entry
dell’area tecnica: il tecnico Ivan Maraia, che predica umiltà, duro lavoro e
spirito di gruppo. Stiamo parlando di un allenatore che, dopo una lunga gavetta
da viceallenatore di un maestro come Paolo Indiani, ha fatto mezzi miracoli nelle
stagioni recenti di Serie C con squadre sulla carta modeste come Pontedera e
Lucchese, a cui il patron Fossati lo ha strappato. Ci sarebbero molte altre
cose da dire sui neroverdi 2023/24: dalle foto di rito al folto organigramma
che è stato presentato oggi; dal nuovo ruolo del tanto chiacchierato ex-presidente
Angelo Perriello, che resta in società come vice, all’ospitalità del ‘padrone
di casa’, il sindaco Luca Benesperi che ha ritrovato i buoni rapporti con la società dopo le polemiche estive sulla gestione dello stadio Bellucci. Infine non si può non notare che proprio quest'anno l'Aglianese compie 100 anni: la stagione del Centenario, non c'era momento migliore per puntare in alto con ritrovata forza verso i professionisti che i neroverdi hanno raggiunto solo tra il 2002 ed il 2005. Prima di presentare la rosa però, è d’obbligo
citare un personaggio la cui saggezza e la cui esperienza è un’aggiunta di
incredibile valore: l’avvocato Gianni Trombetta, un uomo che
ne ha viste e fatte tante nel mondo del calcio e non solo e che sarà il nuovo Amministratore Delegato. Chissà se quest’incredibile
organizzazione sarebbe mai nata senza di lui.
AGLIANESE
2023/24
Portieri:
Giacomo Moretti
(2003, dal Monterosi), Alessandro Vilardi (2003, dal Cynthia)
Difensori:
Giuseppe Agostinone
(1988, dalla Sambenedettese), Edoardo D’Ancona (2005, dalla Lucchese), Matteo
Fiaschi (2004, confermato), Simone Iacoponi (1987, dal Roma City), Rajan Maloku
(2004, dal Terranuova Traiana), Niccolò Pupeschi (1991, dalla Correggese),
Giulio Tesi (2003, confermato)
Centrocampisti:
Gianmarco
Gabbianelli (1994, dal Rimini), Niccolò Marcellusi (1999, dal Legnago), Roberto
Marino (1998, dall’Acr Messina), Tommaso Morini (2005, confermato), Francesco Nesti
(2004, confermato), Simone Perugi (1993, confermato), Lorenzo Ranelli (1996,
dal Carpi), Lorenzo Simonetti (1996, dal Renate)
Attaccanti:
Mattia Bifini (2004,
dal Genoa), Riccardo Bocalon (1989, dal Mantova), Giovanni D’Amico (2005, dall’Akragas),
Reda Eddarraj (2000, dal Collina d’Oro – Svizzera), Ardit Lika (2004, dall’Arzachena),
Gianmarco Poli (2003, dal Follonica Gavorrano), Antonio Santarpia (2000, dal
Monterosi)
Allenatore:
Ivan Maraia (dalla
Lucchese)

