E’ stato un
mese o poco più terrificante per i colori arancioni: sconfitte contro società
meno equipaggiate, poco impegno, esonero dell’allenatore, allontanamento
clamoroso del direttore sportivo, esonero ancora più clamoroso del nuovo
allenatore e ritorno del precedente, voci insistenti di stipendi non pagati
(come l’anno scorso), allenamenti saltati senza motivo, giocatori titolarissimi
licenziati all’improvviso. Arrivando in queste condizioni ad un derby col Prato
si può fare solo un’impresa o un disastro: la risposta che il posticipo al
Lungobisenzio ci offre è la prima, per fortuna. Un bel 3-1 maturato tutto nel
primo tempo dopo una prova solida in difesa e spietata in attacco vale tre
punti che rilanciano la formazione di mister Luigi Consonni: ora la testa della
classifica è a -6, l’obiettivo promozione è sulla carta ancora vivo (se non ci
saranno intoppi di qualche sorta . . .). va detto però che più che una buona
prestazione degli orange la partita è stata decisa dalla pochezza di un Prato
inguardabile: i bianco-blu ora sono in zona retrocessione e la rabbia dei
tifosi monta incontrollabile, tanto da chiudere squadra e società dentro gli
spogliatoi con minacce e insulti.
CRONACA
La serata
parte male: come sappiamo da giorni la Curva Nord non si è presentata per
protesta contro le limitazioni nel settore ospiti, che è vuoto. L’atmosfera ne
risente, non è derby senza tifosi e pure gli ultras lanieri sono solidali coi
colleghi-nemici: certo però che rispetto ad un anno fa la situazione
dell’ordine pubblico è cambiata dopo i fatti della partita a porte chiuse al
Melani. La formazione arancione è chiaramente rimaneggiata vista il contesto e
vincere sarà un’impresa, anche se pure il Prato è in un momento sportivo non
facile. Il pubblico di casa se ne accorge immediatamente: non si può concedere
un rigore così stupidamente al primo minuto, meglio non sapere chi è stato a
fare questa fesseria. Dal dischetto ecco il primo goal in arancione di Trotta e
l’1-0. Il match riprende con poco spettacolo da offrire: decisamente più bello
ed emozionante lo striscione esposto dalla curva del Prato per ricordare il
terribile alluvione (esposto al minuto 8, proprio come le vittime del disastro
che sono state appunto otto). I loro beniamini dovrebbero spaccare il mondo
sulla spinta emotiva di un simile striscione: invece sono sterili e molli.
Chrysovergis, miglior quota della Pistoiese, ne approfitta: cavalcata sulla
sinistra dove su contrasto passa sopra (letteralmente) a De Pace e fulmina il
portiere, 2-0. Prima o poi i padroni di casa dovranno combinare qualcosa,
stanno facendo molto male: ci pensano gli arancioni a dare una mano ai
bisognosi lasciando troppo spesso la fascia destra libera per Casucci. Alla
mezz’ora il cross del n°8 viene intercettato da capitan Cela, il quale calcia:
la deviazione libera Mobilio e il Lungobisenzio esplode. E’ una gioia effimera
per loro: su angolo ci pensa Salto a ristabilire le due lunghezze di vantaggio.
L’argentino poi esulta con la sua tipica ‘smitragliata’ di fronte ai supporters
rivali: vero cuore arancione. Il Prato torna all’attacco, ma i suoi cross non
pescano maglie bianco-blu e si va all’intervallo sul 3-1 per gli ospiti tra
fischi assordanti. Mister Raffaele Novelli decide di cambiarne tre all’uscita
dagli spogliatoi, in un tentativo disperato di svegliare i suoi calciatori: non
cambia molto però, gli assalti lanieri sono più intensi ma sempre troppo poco
decisi. Le uniche incursioni interessanti arrivano dal piede del neo-entrato
Marangon, anche la palla-goal più importante ce l’ha Tedesco da calcio d’angolo
al 68’. Intanto c’è una notizia pessima per la Pistoiese: infortunio per
Pertica (che oggi era partito con la fascia di capitano) e sembra importante,
questo ragazzo non ha davvero pace. Altro angolo e altro errore di Tedesco ad
un quarto d’ora dalla fine, stavolta su respinta: la pazienza del pubblico del
Lungobisenzio è agli sgoccioli. Al 79’ punizione a fil di palo di Marangon; poi
prima del recupero su un cross dalla destra in tre la mancano in modo grottesco:
si può dare il via una contestazione durissima in casa Prato per giocatori,
allenatore e società; proteste che potrebbero venir ingigantite dal mancato 4-1
di Fiaschi (com’è entrato bene il ragazzo della juniores). Ora però basta
parlare dei cuginastri e delle loro disavventure, concentriamoci sulla
Pistoiese: sono 4 derby vinti su 4 in un anno e mezzo e, considerando come si è
arrivati ad oggi, questo vale doppio. Siamo di fronte alla “cavalcata parte 3”?
Non lo possiamo dire ora come ora: buona parte del futuro passerà dalle vicende
extra-sportive che riguardano gli arancioni e che ancora sono troppo troppo
poco chiare. Oggi però bisogna prendere questa vittoria importante e goderne che,
come diceva Lorenzo de’Medici, ‘del diman non v’è certezza’.
TABELLINO
PRATO –
PISTOIESE 1-3 (1-3)
PRATO: Balducci, Stickler, Angeli, De Pace
(46’ D’Agostino), Casucci (87’ Oliverio), Gemignani (87’ Piccoli), Cela,
Trovade (46’ Marangon), Limberti (46’ Vitale), Tedesco, Mobilio. A
disposizione: Fogli, Lambiase, Moussaid, Demoleon. Allenatore: Raffaele Novelli
PISTOIESE:
Valentini, Pertica
(65’ Goffredi), Salto, Chiesa, Chrysovergia, Caponi, Costa, Slivestro, Di Mino
(79’ Nardella), Trotta (59’ Davì), Diodato (84’ Fiaschi). A disposizione:
Ricco, Ennasry, Diallo, Beconcini, Gallitelli. Allenatore: Luigi Consonni
Marcatori: 2’ rig. Trotta (PT), 18’
Chrysovergis (PT), 30’ Mobilio (PO), 32’ Salto (PT)
Arbitro: signor Gerardo Caruso, sez. di Viterbo (assistenti: Chimento - Manzini)
Copyright foto: A.C. Prato

