Sul recente provvedimento che introduce l'obbligo del possesso del green pass base per attività quali tabaccherie, edicole e librerie, Confesercenti Pistoia è ha "denunciare" la dispartità di trattamento per queste attività rispetto alla grande distribuzione, a prevalenza alimentare, ove invece si consente di vendere anche prodotti non alimentari senza obbligo di green pass base. E' una discriminazione inaccettabile che, tra l'altro, era stata evitata nei precedenti provvedimenti governativi. A maggiore ragione oggi con l'incemento delle vaccinazini e la curva dei contagi in discesa che speriamo sia più consistente e duratura. Il Governo non si è purtroppo domandato se i contagi sono più probabili nella grande distribuzione per l'afflusso di clientela, oppure in un negozio dove i clienti entrano uno o due per volta, a seconda della dimensione dei locali. Confesercenti Pistoia sottolinea come i popri associati appartenenti al mondo delle tabaccherie, edicole e librerie siano sempre stati molto attenti a controllare e far rispettare le norme sul numero massimo di clienti che possono accedere contemporaneamente nel negozio. Fin dal primo lockdown queste attività hanno svolto un servizio sociale, proprio per la loro specificità, esemplare ed essenziale.
E' incomprensibile e ingiusto, dopo due anni di pandemia con grandi sofferenze si penalizzino le piccole attività commerciali. Stessa osservazione l'abbiamo espressa anche nei confronti dell'on-line dove è possibile acquistare senza green pass. Per le edicole e librerie in locali chiusi il problema è forte perché il rischio dì perdere clienti è oggettivo. Per i tabaccai c’è anche un onere gestionale aggiuntivo che pesa nell’organizzzazione dell’attività . Gli esercenti sono così divenuti agenti di pubblica sicurezza con pesanti oneri e sanzioni a loro carico .