Adrian
Chiera è senza dubbio uno dei colpi più importanti messi a segno in questa
stagione dalla Fabo Herons Basket. Assicurandosi le prestazioni di questo
giocatore già vincitore della Serie B di pallacanestro nel 2018 con Cento e
proprio l’anno scorso con Cividale, l’ambiziosa società rosso-blu ha aggiunto
al proprio roster un quantitativo importante di qualità ed esperienza da cui
coach Federico Barsotti ed i suoi hanno tratto grandi benefici. A dimostrazione
di ciò basta riguardarsi la prestazione della guardia italo-argentina nell’ultima
partita contro Legnano, dove con una super prova in attacco (top-scorer con 20
punti) ed in difesa ha contribuito non poco alla vittoria finale. Dall’arrivo
di Chiera a metà novembre il ruolino di marcia è stato di 6 vittorie e 4
sconfitte, un bel bottino considerando che si è avvicinato considerevolmente
quel quarto posto che vista la particolare formula di questo campionato
significa salvezza automatica. Assieme a lui abbiamo parlato della sua
esperienza con la nuova maglia e soprattutto della prossima gara, a Livorno
contro la Pielle capolista a pari merito: ottenere un altro risultato positivo qui
sarebbe fondamentale per la classifica ed il morale, anche se sarà una missione
difficile.
Hai
girato molte squadre, ma non eri ancora stato in Toscana: come ti trovi qui?
Sì, è la
prima volta qui, però avevo giocato molte volte nel palazzetto e addirittura
ci avevo vinto le Final Four con Cento; quindi tornare qui mi ha portato bei
ricordi ed è stato più facile prima accettare di venire qui e poi partire col
piede giusto. Mi trovo bene qua, mi sembra un posto carino anche se non ho
ancora avuto modo di conoscerlo per bene.
Sei in
una squadra con ambizioni importanti.
In realtà è
proprio questo il motivo che mi ha spinto a venire qua perché se non mi fosse
stato proposto un progetto del genere certamente io non sarei venuto. Stavo
giocando da straniero in A2 e cercavo un progetto con ambizione grossa, a
livello mentale e a livello di ambizioni voglio sempre ambire a qualcosa di
importante.
Passiamo
all’attualità: che partita sarà contro la Pielle Livorno? So che ci tenete a
fare bene con la prima in classifica.
Aldilà della
loro classifica penso che questa sarà una partita delicata. Loro sono una
squadra in grandissima forma, hanno un grandissimo ‘gas’ non da ora ma da
inizio stagione, mentre noi siamo una squadra ancora in costruzione perché con
tutti i cambiamenti recenti che ci sono stati, compreso il mio arrivo, ci
dobbiamo ricostruire rispetto alle altre. Non è una cosa immediata, però piano
piano lo stiamo facendo. Giocare contro una delle prime ti dà già l’idea di
quale partita sarà, ma non deve mancarci niente a livello di stimoli. Abbiamo
già studiato alcune cose in settimana, ci siamo preparati bene, ora guarderemo
altri video su di loro e speriamo negli ultimi due giorni di fare una buona
rifinitura.
Tu, che
hai già vinto questo campionato, cosa pensi che serva per fare il salto di
qualità definitivo alla Herons?
In questo
momento ci manca tempo, sicuramente ci manca perché le cose non sono immediate.
Si può programmare un percorso che vuole essere vincente, ma questo non vuol
dire che avrai di sicuro risultati immediati. Io ho giocato negli ultimi anni
in squadre che puntavano alla vittoria del campionato e so che c’è un lavoro
molto grande dietro ai successi. La cosa fondamentale è proprio abituarsi a
vincere: abituarsi a perdere è un attimo, abituarsi a vincere è molto
difficile. L’anno scorso a Cividale siamo arrivati a vincere 17 partite di
fila, è una mentalità di successo che la squadra ha creato da sola col tempo. E’
molto presto per noi arrivare a quel livello, ma da quello che vedo si sta
lavorando piano piano per avere quella mentalità di vincere e di provare a dare
tutto.
Quale
augurio fai a te ed alla squadra per questi ultimi mesi di campionato?
Spero che la
squadra raggiunga i propri obiettivi, che poi sono gli stessi miei personali:
raggiungere per prima cosa la salvezza, che sappiamo essere difficile quest’anno,
e poi provare a puntare a qualcosa di più, come ho avuto modo di fare negli
altri anni. Sono consapevole che non è semplice, però se voglio togliermi tutte
le mie soddisfazioni devo puntare più in alto possibile.