PISTOIASETTE

La vecchia e cara cabina telefonica: nostalgia canaglia!

Era il '66 quando Mina cantava "se telefonando io potessi dirti addio..." e inesorabilmente, fra certezza e nostalgia, la memoria corre incontro alla cara e obsoleta cabina telefonica, a gettoni, monete e schede magnetiche; mitica la ricarica da dieci mila lire che, una volta esaurita, si trasformava in un oggetto iconico da collezione. Ne sono rimaste pochissimi esemplari dislocati per di più fra caserme, carceri e ospedali. Design minimal e una struttura solida, rappresentavano una concreta certezza, testimone dei primi amori, delle lunghe chiacchierate con gli amici del mare o dei rapidi appuntamenti "ho poche monete ci vediamo alle sette in piazza"!! Vere e proprie cattedrali urbane di un tempo che non c'è più e di uno passato non troppo lontano. I telefoni cellulari hanno rivoluzionato, anche in meglio, le nostre vite, non costringendoci più a girovagare sotto la pioggia alla ricerca di una cabina telefonica, al fermarci dal tabaccaio per scambiare monete, la puzza e la sporcizia che si respiravano dentro l' abitacolo e il mitico avviso acustico che segnalava i residui tre secondi conclusivi per dire l' ultima cosa importante! La prima vide la luce in Piazza San Babila a Milano il 10 febbraio del 1952; scopo, connettere una popolazione che, anche per motivi economici, non era abbonata al servizio telefonico in casa. Ad onor del vero e di cronica dovremmo ringraziare in primis il Signor Meucci, che, grazie a quell'apparecchio dotato di cornetta magica è stato in grado di creare "presenza" pur al cospetto di una notevole distanza abbattendo in maniera irreversibile ogni limite. Dagli archivi "Non sei mai solo quando sei vicino a un telefono", anni'70, quando accampava la scritta Sip, le lire, la rotella per comporre i numeri e un logo tondo giallo sul tetto delle cabine telefoniche, soppiantato dall'arancione inconfondibile di Telecom e "Una telefonata ti allunga la vita"! Da 2.500 unità agli inizi degli anni '70 a più di trentamila esemplari alla fine del decennio; dal gettone telefonico, che cessò di essere prodotto il 31 dicembre del 2001, simbolo di una precisa modalità comunicativa alla scheda telefonica divenuta poi oggetto iconico da collezione, fino ai primi sms dei telefoni moderni che sancivano la fine di un'epoca e di un modus operandi; il passo è stato breve, non sappiamo se indolore, certamente testimoni oculari dell' abbattimento delle distanze, custodi di una memoria che si è trasformata in ricordo di un tempo che se è vero che non tornerà più è stata protagonista di mille batticuori.

Francesca Valleri
Francesca Valleri

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